APICULTURA DI TERRITORIO: “ l’A l v e a r e d e l G r a p p a“
FATTORIA DIDATTICA A CONDUZIONE BIOLOGICA
- DIFFONDE LA CULTURA DELL’AMBIENTE E DELLA QUALITA’ DI VITA A SCUOLE, FAMIGLIE, GRUPPI ORGNIZZATI, ATTRAVERSO ALCUNI LABORATORI DIDATICI: AMBIENTALE, APISTICO, ERBORISTICO, ALIMENTARE E DELLA SALUTE
- ALLEVA IN SELEZIONE GLI ECOTIPI DI API REGINE DEL GRAPPA
- PRODUCE, MIELE E POLLINE TIPICO DI COLLINA E MONTAGNA
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API PET DIDATTICA per APICOLTORI , INSEGNANTI e VISITATORI

ARTICOLI 2021
SETTEMBRE-OTTOBRE
- 8° A CON TATTO TRA UOMO E BIOSFERA MAB UNESCO
- 7° A CON TATTO CON IL GIARDINO DELL'APICOLTORE
LUGLIO-AGOSTO
- 6° CON TATTO CON LE API e “L’ALVEARE TOP GRAP Scalet”
- L'APE, LA VITE E L'UVA (Foto Impara 2° parte )
MAGGIO - GIUGNO
- L'APE, LA VITE E L'UVA (foto impara)
- 5° CON TATTO CON LE API E I CINQUE SENSI
- I ROSSI FILAMENTI DELLO ZAFFERANO 2^parte foto impara
- 4° CON TATTO CON LE API E LE ARNIETTE DIDATTICHE
FEBBRAIO - MARZO -APRILE
- I ROSSI FILAMENTI DELLO ZAFFERANO 1^parte foto impara
-3° CON TATTO CON LE API IN SICUREZZA
- PROGETTO UMANITARIO IN GUINEA BISSAU
- 2° CON TATTO CON LA CERA IL MIELE E LE API
GENNAIO
- IL SACCHEGGIO NELLA FASE DI INVERNAMENTO
- LAZISE: L'APITERAPIA E LE SUE APPLICAZIONI
- TUTELA BIODIVERSITÀ E APICOLTURA - Tobia
- I TEMPI DELLE API SONO LENTI
- APICOLTURA SOSTENIBILE, URBANA, FAMILIARE E DI TERRITORIO
- TUTELA BIODIVERSITA' E APICOLTURA
- L'APICOLTORE INNOVATIVO PER UNA APICOLTURA SOSTENIBILE. Monte Grappa MAB UNESCO
- IL PERCORSO AMATORIALE APISTICO DELL’ASPIRANTE APICOLTORE
- La costruzione del favo in forma istintiva naturale a cuore
- LO SCIAME DELLA PROVVIDENZA (3^parte)
- LO SCIAME DELLA PROVVIDENZA (2^parte)
- COVID-19? UNA DURA LEZIONE CHE CI DEVE FAR RIFLETTERE
- LO SCIAME DELLA PROVVIDENZA (1^parte)
- 23-3-2020 IL MESE DI MAGGIO È IL PERIODO IDEALE PER ALLEVARE NUOVI NUCLEI CON REGINE DI QUALITÀ- 14-3-2020 UNA STAGIONE APISTICA ANTICIPATA CHE PUO’ RISERVARE SORPRESE
- L’APICOLTURA INNOVATIVA PER UN MIGLIORE BENESSERE DI VITA
ARTICOLI APINSIEME MOROSIN GIUSEPPE 2019-2020
- DATE CORSO APICOLTURA AGGIORNATE 2020
- I TEMPI DELLE API SONO LENTI
- CORSI DI AGGIORNAMENTO IN APICOLTURA 2019-2020
- CONCLUSO IL CORSO DI FORMAZIONE PER OPERATORI DI FATTORIA DIDATTICA APISTICA
-AGGIORNAMENTI SULLA CONDUZIONE DELL'ALVEARE "TOP GRAP"
- L'API PET DIDATTICA AIUTA GLI APICOLTORI
ARTICOLI TECNICO-DIDATTICI DI AGGIORNAMENTO PUBBLICATI SU RIVISTE SPECIALIZZATE IN APICOLTURA :
- Apicoltori impegnati nel valorizzare la biodiversità per il benessere delle api
- ApiPetDidattica al Giardino Vegetazionale di Crespano del Grappa
- Cena di Effetto DIEFFE
- Gustare l'apicoltura di Montagna
- La TOP GRAP per il benessere delle api
- La pappa reale sigillata e conservata in cella
- L'Apiario del Benessere e della Salute
- L'APIDIDATTICA 2016 presso l'Alveare del Grappa
- Miele in culla di CERA
- Nel 1995 L'APE D'ORO ha preannunciato l'ApiPetDidattica
- Quale apicoltura conviene attuare
- Recupero e trasformazione arnie in TOP GRAP e le erbe nella nutrizione
- Vantaggi e problematiche dell'alveare TOP GRAP
- Viaggio al centro della CERA
- Voliamo alto sulle qualità della CERA
Per approfondire IL NIDO NATURALE AUTOCOSTRUITO DALLE API, clicca, sulla sinistra "AGGIORNAMENTI" su Apicoltura del Grappa e apri: APICOLTURA SEMPLIFICATA NATURALE ISPIRATA ALLA TOP BAR
Invernamento alveari e nuceli 2013
- Progetto continuità fattoria-scuola
- Il miele del grappa - Schedario fattoria apistica
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Fattoria didattica: “ L’Alveare del Grappa”
Il territorio della Pedemontana del Grappa, in questi ultimi anni, ha sviluppato importanti iniziative di carattere ambientale e culturale che permettono alle scuole e ai cittadini di conoscere ed apprezzare i valori naturalistici che danno vita ad un habitat complesso, strutturato in diversi ecosistemi, caratterizzati da una ricca vegetazione spontanea prealpina e dalle attività di recupero e riqualificazione di coltivazioni ed allevamenti tradizionali, come il castagno, l’olivo, le erbe officinali e l’apicoltura. Tutte queste produzioni di nicchia, strettamente legate alla storia e alla cultura del territorio, incontrano, attualmente, una importante riscoperta e concreta rivalutazione proprio perché si vuole tornare ai valori fondamentali di un vivere sano utilizzando le risorse naturali e riscoprendo le antiche usanze popolari che hanno reso unica la Pedemontana del Grappa.
“L’Alveare del Grappa”, gestito dalla dott.ssa Lara Morosin con la collaborazione familiare, grazie all’esperienza pregressa acquisita in questi ultimi 30 anni, si propone di attivare e divulgare diversi percorsi didattici: AMBIENTALE, APISTICO, ERBORISTICO, ALIMENTARE E DELLA SALUTE, proponendo alle scuole, gruppi organizzati, famiglie, turisti e gente interessata, una cultura specializzata nella ricerca e nella didattica del monte Grappa e di tutta la fascia pedemontana (dai 300 ai 1780 m.s.l.m.), dove non ci sono coltivazioni intensive, ma si alterna la presenza di siepi, boschi e prati pascoli, a garanzia di una importante biodiversità ambientale.
Questa azienda agricola - apistica, a conduzione biologica, si propone di potenziare l’apicoltura attraverso una stretta sinergia che valorizzi il territorio e la sua gente con:
- L’adesione al progetto culturale e divulgativo della Regione Veneto relativo alle Fattorie Didattiche ;
- L’allevamento e la selezione di nuclei e api regine, di razza ligustica, partendo dai ceppi locali della pedemontana del Grappa, e mirando al ripopolamento e potenziamento degli apiari.
- Coordinamento della formazione tecnica degli apicoltori, attivando sperimentazioni in stretta collaborazione con gli enti preposti e creando scambi tecnici e culturali nel complesso mondo dell’apicoltura.
- Ampia valorizzazione del “Miele del Grappa” e dei prodotti dell’alveare, in stretta collaborazione con le altre specialità tipiche del territorio. Su questo settore si intende approfondire il laboratorio delle nostre capacità sensoriali nei confronti di erbe, miele, olio, formaggi e altri prodotti tipici di qualità.
- Diffondere la cultura dell’ape per la difesa e salvaguardia dell’ambiente ecologico e della Biodiversità, approfondendo anche la conoscenza delle erbe mellifere ed officinali che costituiscono la materia prima di riferimento per il prodotto miele.
- Attivare il nomadismo interno al territorio del Grappa, spostando gli alveari in produzione, dalle fioriture della collina, (300 m.s.l.m.), a quelle dell’alta montagna, (1.700 m.s.l.m.) e quindi creare una valorizzazione e una accoglienza della gente a scoprire il ricco potenziale della flora e della tipicità del Grappa.


UNA PASSIONE TRASMESSA DA 4 GENERAZIONI
Era il maggio del 1920, nel comune di Crespano del Grappa, in località Gherla, presso la villa del Conte Canal, quando si sono incontrati un gruppo di apicoltori della pedemontana del Grappa, su organizzazione del conte stesso, per insegnare agli apicoltori del posto, come trasferire le famiglie d’api dai bugni villici agli alveari razionali a telaio mobile. L’esperto apistico era don Angeleri, il fondatore dell’Apicoltore Moderno, appositamente venuto da Torino e all’epoca il più importante tecnico del settore. Ancora oggi, Apitalia dedica spazio alle sue lezioni che sono tuttora d’attualità, infatti i suoi specializzati manuali hanno costruito le basi della moderna apicoltura internazionale. Questa lezione si collega con alcune foto che troviamo su uno storico manuale di apicoltura scritto appunto da Don Angeleri. A quella lezione partecipava anche Morosin Girolamo, n.1893 – m.1992), bisnonno di Lara Morosin, la giovane apicoltrice che dopo tre generazioni di appassionati del settore ha continuato ad occuparsi di apicoltura, laureandosi a Padova, in Scienze Naturali, con la tesi : " caratterizzazione morfometrica e genetica di popolazioni di api nell’area delle Prealpi venete " realizzata in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Apicoltura di Bologna. Lara, con l’aiuto del padre, Morosin Giuseppe ha continuato uno studio e un allevamento dei nostri ceppi locali di regine, strettamente legato al territorio del Grappa, sviluppando, l’azienda apistica di allevamento, selezione e produzione denominata: “ l’A l v e a r e d e l G r a p p a”.

Crespano del Grappa , anno1920, (secondo da sinistra Morosin Girolamo)

Foto della stessa lezione, presso un apiario di Crespano del Grappa, ricavata dal manuale apistico scritto da Don Angeleri
SALVARE LE API CON L’APICULTURA DI TERRITORIO
Il futuro delle nostre api è sempre più incerto e proprio le tecniche più intensive e sofisticate sembrano stare molto strette ai cicli di vita di questo insetto bioindicatore per eccellenza.
Una proposta molto sensata la possiamo cogliere dagli articoli di Enrico Ceriani nei diversi numeri di Apitalia 3 – 10 – 12; che collocano l’ape nella sua complessa dimensione fisiologica e biologica. Desidero citare un concetto che E. Cerini definisce come una svolta epocale, e che ritengo giusto: … “ dipenderà da ciascun apicoltore fare la cosa giusta: adattare il proprio metodo di allevamento allo stile di vita più favorevole alle api”. Se ci pensiamo bene questo concetto diventa fondamentale, infatti le tecniche intensive che un tempo davano ottimi profitti oggi sono in crisi e ritorna fondamentale il ruolo dell’apicoltore che sa osservare, sperimentare, ricercare nella logica dell’equilibrio vitale dell’ape in rapporto all’ecosistema, inteso come territorio di vita.
Tutto questo si può attivare attraverso una APICULTURA DI TERRITORIO, che riesca ad assecondare, il più possibile, le esigenze ecologico-ambientali di un’ape sempre più vulnerabile dai cambiamenti di un progresso orientato a produrre “costi quel che costi”.
L’A l v e a r e d e l G r a p p a ha scelto questa strada, auto- formandosi dopo 30 anni di esperienze associative con tutti gli apicoltori grandi e piccoli del territorio, e costituendo un marchio e un disciplinare di allevamento e produzione territoriale, a conduzione biologica: il “Miele del Grappa” gestito dagli “Apicoltori del Grappa”con il coordinamento della Cooperativa Regionale “Miele Veneto”.
Si tratta di un marchio d’area che interessa 3 province (Vicenza n°7comuni,Treviso n°17comuni e Belluno n°5 comuni), raccolte tra i fiumi Piave e Brenta dove al centro si colloca a 360° il massiccio del Grappa, con un’altitudine che parte da 200 m.s.l.m. e arriva fino a 1780 m.s.l.m.
In questi 30 anni il lavoro di sensibilizzazione sul territorio, a favore della vita dell’ape, a tutti i livelli, è stato costante e molto attivo, e siamo arrivati, grazie anche all’impegno professionale di mia figlia, alla realizzazione dell’azienda apistica l’A l v e a r e d e l G r a p p a dove l’obiettivo di raccontare e divulgare la vita dell’ape è pari ai fini tecnici di allevamento, produzione e commercializzazione.
Dalla diapositiva in power- point, allegata, è possibile inquadrare bene il bilancio di dare e avere tra ape e ambiente per un equilibrio di benessere sostenibile, dove la realtà sociale e politica del territorio deve creare una sinergia comune con l’apicoltore per salvare e rispettare l’ape.